Carlo III Rosso, Barone di Cerami, appassionato storico, cultore e difensore dei beni culturali della sua città, nasce a Enna nel 1862. Attraverso incarichi prestigiosi nelle Istituzioni cittadine, cerca indefessamente di apportare modernità, cultura e progresso. Benefattore, attento cultore e difensore dei beni demaniali, nel 1910 con un atto di beneficenza concede l’acqua alla Congregazione di Carità in rappresentanza dell’ospedale Umberto I. Nello stesso anno diviene membro laico del regimento della Chiesa Madre e presenta istanza nella quale chiede che quest’ultima non ricada sotto la giurisdizione di Piazza Armerina e mantenga la sua autonomia. Nel 1919 ospita nella propria tenuta in contrada Carrangiaro un folto gruppo di prigionieri di guerra austro-ungarici, provenienti da Vittoria, a cui fa costruire le future aule per la scuola rurale aperta nel 1936. Essi lasceranno a ricordo della loro permanenza preziose e commoventi lettere di ringraziamento per i giorni sereni passati nell’ex feudo Carrangiaro, lontani dagli orrori della guerra. Nel 1920 è Presidente della Congregazione di Carità delle Orfanelle, oggi sede della Soprintendenza BB CC. Nel 1927 diventa Commissario straordinario del Consiglio Provinciale di Economia, nel 1930 Presidente della Commissione Conservatrice Monumenti, incarico che gli permette di fare restaurare la scala elicoidale della “Torre di Federico” e di evitare che parte del Castello di Lombardia continui ad essere usato come carcere. Nel 1931 evita che il Prefetto, come aveva già deliberato, destini il piazzale antistante la Chiesa di San Giovanni a pubblico mercato. Nello stesso anno è Vice Console Onorario di Spagna con giurisdizione nelle province di Enna e Catania. Nel 1933 diviene vice Presidente del Consiglio Provinciale di Economia e nel 1934 consigliere Regionale del Banco di Sicilia. Nel 1936 come sopra detto per contrastare l’analfabetizzazione nelle campagne del territorio, riesce a fare aprire, nell’antico casale di sua proprietà, una scuola rurale destinata ai figli dei contadini. La scuola sarà attiva fino alla seconda metà degli anni ’50. Nel 1937 è Presidente della sezione Industria e Commercio del Consiglio Provinciale dell’Economia. In qualità di Commissario prefettizio della Congregazione Carità ottiene che si venda parte parte del Monastero di San Marco, della ex Chiesa di San Giuseppe e di San Benedetto, destinando il ricavato all’ospedale e all’orfanotrofio. Nel 1940 ottiene un attestato di benemerenza per l’appassionata attività in favore delle Istituzioni di beneficenza, tra cui il sussidio ai poveri. Conclude la sua lunga vita all’età di 90 anni per riposare in pace nella tomba di famiglia del cimitero di Enna, dopo aver speso molta parte della vita nell’applicazione dei suoi principi basati soprattutto sulla convinzione che il progresso è fondato soprattutto sul rispetto del proprio passato.
I libri di Carlo
Leggi lo Statuto del Consorzio Agrario Cooperative Ennesi AA.VV