Gaetano Pregadio nasce a Castrogiovanni nel 1816, da mamma Anna Castro e papà Francesco. Discendenti d’una delle quattro illustri famiglie castrogiovannesi, che facevano parte della cosiddetta Mastra Serrata, registro in cui venivano annoverati i nobili del regno, i sindaci, i notai, i senatori e i procuratori laici della Chiesa. Nel 1833, a causa della febbre tifoidea, che colpì pesantemente Castrogiovanni, perde suo padre. Sette mesi dopo perde anche la madre, già priva di vista. Rimane con i suoi due fratelli e una sorella. Nel 1838 si reca nella Reggia Università di Palermo a studiare Diritto Civile. Nel 1843 prende in sposa la distinta signorina Giuseppina Termini, figlia del medico Domenico. Il loro amore viene coronato da sette figli. Per tantissimi anni svolge le funzioni di Capo Ragioniere dell’Amministrazione della chiesa Maggiore di Castrogiovanni. Dopo oltre 40 anni di servizio attivo, nel 1884 si congeda. Il tempo libero gli consente di raggruppare tutti i suoi componimenti e nel 1902, alla veneranda età di 86 anni pubblica le sue raccolte. Nel corso della sua vita ricopre la carica di consigliere onorario e successivamente di Presidente della prestigiosa Accademia Pergusea, distinguendosi per la sua sconfinata cultura umanistica. Nel 1908, il poeta dalla canuta barba per antico pelo, lascia questa terra, sazio di giorni e soddisfatto per aver tramandato ai posteri un retaggio materiale e spirituale. Il Prof. Michelangelo Civiletti che curò la prefazione de Le Rime avrebbe voluto che l’epitaffio inciso nella sua casa eterna fosse tratto dalle Odi di Orazio; così recitava:
“Ho innalzato un monumento più duraturo del bronzo e più elevato della mole regale delle piramidi, che non la pioggia corrosiva, non l’Aquilone impetuoso potrebbe distruggere o l’innumerevole serie degli anni e la fuga dei tempi. Non tutto morirò, continuamente io crescerò mantenuto in vita dalla lode dei posteri”.
Le opere letterarie di Gaetano
