Francesco Gallina, nasce a Enna, ha cominciato all’età di diciassette anni come speaker radiofonico e scrivendo inizialmente per la fanzine di Torino «Metal Fortress» poi diventata «Inferno Rock», la prima rivista dedicata all’heavy metal in Italia regolarmente diffusa in edicola. Dal 2005 scrive per la nota webzine metallized.it, per cui ha pubblicato a oggi oltre 2.000 tra recensioni, live report, articoli di approfondimento a sfondo sociale e culturale e interviste ad alcuni tra i personaggi più in vista della scena heavy-rock internazionale. Ha pubblicato dei racconti brevi con Perrone Editore, è autore della prefazione della biografia Rory Gallagher, il bluesman bianco con la camicia a quadri, di Italian Thrash Metal Militia e Benvenuti all’inferno. Una sua recensione è compresa nel volume Italian rhapsody. L’avventura dei Queen in Italia e un suo lungo intervento sarà presente nel prossimo libro di poesie di Mario Di Donato. A giugno 2023 è stato premiato sul palco della Sala Diana del complesso Le Ciminiere quale vincitore del contest letterario dei Viagrande Studios, nel quadro del Catania Book Festival. Prima di La fisica del rock, nel 2019 è uscito il suo volume Donne Rocciose – 50 ritratti di femmine rock, seguito nel 2020 da Adepti della chiesa del metallo e nel 2021 da Dipinto sull’acciaio, del rapporto tra heavy metal e pittura, tutti per Arcana Edizioni, storica casa editrice romana.
I libri di Francesco
La fisica del rock, il nuovo saggio dello scrittore siciliano Francesco Gallina, mette in relazione musica, letteratura lovecraftiana e scienza, attestando ai massimi livelli come il rapporto tra arti più elevate e fisica sia addirittura fondamentale per comprendere il mondo reale. L’importanza della musica rispetto alla nostra esistenza è infatti molto più intima e totale di quanto molti pensino. Arrivando a interessare persino la struttura stessa della realtà. Per puntualizzarlo, l’autore cita scienziati, scrittori e musicisti poco ricordati e altri che sono ormai leggenda. Da Pitagora, Einstein e Lovecraft arriva così ai Tool, ai Nightwish e agli Epica, sfruttando wormhole mentali e connessioni a volte insospettabili. A fornirgli spunti di ulteriore interesse è poi un nome davvero conosciuto da tutti: Brian May. Un personaggio il quale ha dato un contributo importante alla questione. Il libro tocca poi mondi musicali extra metal, con un particolare sguardo a quello del jazz, a un suo esponente di altissimo rango come John Coltrane e vari altri ambiti (il film Interstellar e le sue connessioni scientifiche e musicali, per esempio), con l’aiuto ospiti di prestigio. Fino ad arrivare a Bowie, Paperino, Borges e Calvino.