Federico Emma nasce ad Enna il 20 luglio 1955. Medico pediatra, oggi in pensione, da alcuni anni, in linea con la sua passione per la storia del capoluogo ennese, cura il sito di storia e cultura. Ha pubblicato: Nel 2014, “Il Casciarizzo del Duomo di Enna”, in cui illustra e descrive il pregevole mobile da sacrestia custodito presso il Duomo di Enna. Nel 2023, con Luigina Gagliano, “Arti e mestieri a Enna un tempo”. Nel 2024 , “La famiglia Grimaldi Aronica”. Ha in corso di pubblicazione “Historia Familiae De Emma” in cui traccia le linee storiche e genealogiche della propria famiglia, e “I Varisano ed i Roxas, storie di famiglia”. www.ilcampanileenna.it
I Libri di Federico
Nell’anno in cui Enna e Legnano celebrano insieme i 150 anni dalla nascita del maestro Francesco Paolo Neglia (22 maggio 1874-31 luglio 1932), compositore e direttore d’orchestra, gli autori dedicano questo volume alla sua antica e illustre famiglia originaria di Pisa, trapiantata in Sicilia nel XIV secolo e giunta a castrogiovanni, con Don Epifanio, ai primi del 1700. Un lavoro accurato e documentatissimo, un affresco familiare in cui si stagliano figure importanti, che hanno contribuito a scrivere la storia della città…non solo sul pentagramma. Quella dei Neglia, infatti, è una storia di vocazioni plurime: dal notaio all’aromatario, dal medico al violinista, dalla bambina prodigio all’lnquisitore: una galleria di personaggi memorabili, autorevoli e ben inseriti nel tessuto urbano. Una storia di tradizioni professionali trasmesse di generazione in generazione, di attitudini destinate a travalicare i confini dell’isola e a perpetuarsi sino ai giorni nostri.
La narrazione della vita e delle esperienze professionali del Maestro Assennato, vuole “ricordare” e far “conoscere” un musicista e compositore ennese che si colloca tra gli eccellenti artisti dei quali la nostra città è stata foriera, ma anche preservare la storia locale e custodire la memoria storica. La vita di Girolamo Giuseppe Assennato si collega e si intreccia con la storia, sebbene travagliata, della Banda musicale cittadina che il Maestro ha diretto per circa trent’anni. Quella Banda che, ancora oggi, rappresenta il fulcro, il cuore musicale della città in tutte le sue manifestazioni più importanti civili e religiose.
Federico Emma dedica questo studio all’antica famiglia ennese conosciuta, fino al secolo scorso, con il doppio cognome Grimaldi Aronica, uno dei rami della famiglia Grimaldi insediatasi ad Enna nel XIV secolo. Il capostipite dei Grimaldi di Castrogiovanni fu Enrico, consigliere di re Martino nel 1396, che nominato Capitano di Giustizia della Città, ottenne, con privilegio del 18 gennaio 1397, il castello e il feudo di Buzzetta. L’Autore coniuga la ricerca storica con la ricostruzione degli alberi genealogici delle antiche famiglie ennesi. Questa pubblicazione riguardante un ramo della famiglia Grimaldi di Enna, l’antica Castrogiovanni, è il frutto della passione per la sua città Enna. Poche le storie orali a disposizione, grandi le difficoltà nel valutare quanto di vero e quanto di dubbio vi sia nelle fonti scritte, pressante il rischio sofferto dall’autore che il passare del tempo e l’oblio potesse rendere ancora più difficile questo percorso. Oggi possiamo conoscere, leggendo queste pagine, le vicende riguardanti una famiglia, la famiglia Grimaldi Aronica, collegata a sua volta, per legami matrimoniali, con tante altre famiglie ennesi. Possiamo godere di immagini rare che accompagnano il contenuto degli scritti, rendendolo appetibile anche dal punto di vista iconografico.
Luigina Gagliano traccia, in maniera puntuale, i profili lavorativi del secolo scorso, nel contesto della nostra comunità ennese. Il procedere del libro, a mò di racconto, ricco di particolari, di aneddoti, di ricordi personali, costituisce una testimonianza diretta, quasi plastica, del modo di essere e di vivere di un tempo che comincia a sfuggire, sempre più, alla memoria e all’esperienza di molti, un tempo, ormai, possiamo dire, “che fù”. Con pochi tratti, riesce a far rivivere una Enna che ormai scomparsa, ma di cui resta una grande nostalgia, un tempo in cui la persona più social era “u vanniaturi” o in cui il “mercato globalizzato” erano le fiere di maggio e settembre. Federico Emma si è occupato del corredo fotografico, la sua memoria, più recente, ha fatto appena in tempo a respirare quell’aria antica di certe botteghe e i richiami dei venditori ambulanti.
La contemplazione attenta e riflessiva del “Cascerizio” della cappella del Duomo di Enna con i suoi tredici pannelli, immersi nella esplosione di creatività e di fantasia delle decorazioni delle cornici, ci conduce in un percorso di adorazione e preghiera rivelandoci l’amore di Dio. Certo non bisogna avere fretta, occorre immergersi in ogni singola scena, cogliere i dettagli e l’atmosfera di ogni singolo pannello per poi trovarsi proiettati nel cammino della Rivelazione, così come lo visse Maria. Questa pubblicazione non è solo la ricostruzione della storia del Cascerizio, o una lettura artistica del valore dell’opera, aspira a riportare quest’opera alla funzione essenziale delle opere d’arte delle nostre chiese: essere un catechismo, ovvero un compendio della fede. “Attraverso l’arte, frutto di un talento donato dal Creatore e dello sforzo dell’uomo, forma di espressione propriamente umana, la ricchezza interiore dell’essere umano diviene sapienza pratica che unisce intelligenza e abilità per esprimere la verità di una realtà nel linguaggio accessibile alla vista o all’udito”. Il percorso propone una scheda per ogni pannello con il riporto del riferimento biblico, la descrizione della scena, e il relativo brano del “Catechismo della Chiesa Cattolica”. I pannelli riguardanti la vita della Madonna e l’infanzia di Gesù non rispettano una sequenza temporale, a partire dall’altare, dopo il primo raffigurante la Trasfigurazione, sono rappresentate: la visitazione di Maria ad Elisabetta, la circoncisione di Gesù, l’affidamento di Maria bambina al tempio, la Natività, la Resurrezione, Assunzione ed incoronazione di Maria, l’adorazione dei Magi, l’Annunciazione, la fuga in Egitto, l’incontro di San Giovannino con Gesù bambino, la Madonna del Rosario e la raffigurazione del protoevangelo di Genesi 3,15.