Napoleone Colajanni nasce a Castrogiovanni (oggi Enna) il 27 aprile 1847, quivi morto il 2 settembre 1921. Tredicenne appena, nel 1860, alla notizia dello sbarco di Garibaldi a Marsala, tentò arruolarsi fra i “picciotti”, ma la polizia glielo impedì. Dopo che la Sicilia fu liberata, il giovanetto non poté raggiungere i Mille perché ancora troppo giovane; ma si mise al seguito di Garibaldi due anni dopo, e fu ad Aspromonte; e, quando scoppiò la guerra del ’66, si arruolò di nuovo con Garibaldi, e fece la campagna del Trentino con i carabinieri genovesi. Laureatosi nel 1871 in medicina a Napoli, quell’anno stesso si recò nell’America del Sud, dove esercitò la professione di medico; nel 1890 fu eletto deputato repubblicano di Caltanissetta. Da allora in poi sedette ininterrottamente alla Camera come rappresentante, per lo più, del collegio di Castrogiovanni e partecipò con attività ai lavori parlamentari, segnalandosi per singolare onestà di intenti e grande dirittura politica e morale. Fu professore di statistica all’università di Palermo e poi a quella di Napoli. Allo scoppio della guerra mondiale (1914) il C. si fece propugnatore della partecipazione dell’Italia al conflitto e fu durante la guerra apostolo efficace della resistenza. Il 4 settembre 1921, due giorni dopo la sua morte, “La voce Repubblicana” lo ricordò con questo necrologio: “In questi ultimi mesi la visione politica dell’antico combattente si era smarrita dietro alcune sue particolari interpretazioni della lotta politica Italiana, alla quale ormai partecipava scarsamente con qualche articolo di giornale. Ma il suo passato è di quelli che rendono il ricordo di un uomo incancellabile nella mente dei cittadini che hanno sempre urgente bisogno di rifarsi ad un esempio intemerato”. (La Voce della Repubblica, 4 settembre 1921). Opere letterarie pubblicate: La libertà e la questione sociale, 1879; La repubblica e le guerre civili, 1882; Sociologia criminale, 1889; La politica coloniale, 1891; Banche e Parlamento, 1893; Gli avvenimenti di Sicilia e le loro cause, 1894; Le istituzioni municipali; La delinquenza nella Sicilia e le sue cause; Un sociologo pessimista: Gumplowi; L’alcolismo sue conseguenze morali e sue cause; Oscillationsthermometriques et delitscontrelespersonnes; Di alcuni studi recenti sulla proprietà collettiva; Corruzione politica; Ire e spropositi di Cesare Lombroso; La difesa nazionale e le economie militari; In Sicilia; Nel Regno della Mafia, dai Borboni ai Sabaudi, Rivista Popolare, Roma, 1900; Razze inferiori e razze superiori o Latini e Anglo-Sassoni, 1903; È necessaria la pena di morte per la difesa sociale?, 1910; Settentrionali e meridionali, Milano, M&B Publishing, 2000. Fu Parlamentare della Repubblica Italiana con il Partito Repubblicano nella XVII, XVIII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII, XXIV, XXV, XXVI.
I libri di Napoleone
Statistica e Demografia Vol. I