Salvatore Chiello è nato a Santa Flavia (Palermo), cui è rimasto sempre legato, nonostante il precoce trasferimento a Catania, dove ha condotto i suoi studi. Ha insegnato filosofia a Enna, dove vive dal 1971. Questo è il suo primo romanzo.


Il Libro di Toto

 

Una famiglia siciliana, attraversata da quel male oscuro che sembra innervare la storia del mondo: il Potere. Personaggi che in un modo o nell’altro lo esercitano. In bilico tra un’aristocratica spregiudicatezza e il naturale conformismo richiesto dalla convivenza sociale, così come lo rappresenta la tradizione e la cultura popolare. Colti in un intreccio che si dipana attraverso rimandi continui tra passato e presente, parole dette e parole scritte, documenti, lettere, diari, e riflessioni atemporali. Su tutti incombe l’oscura mole e l’inquietante mistero di Villa Ermosa, luogo e metafora di un potere innominabile. Il racconto si apre con la morte di Rosa: una santa. La sola. Gli altri personaggi, uomini e donne, sono di questo mondo. Rosa a trentotto anni lascia sette figli e il marito Michele, la cui grandezza è data dall’originalità con cui interpreta un destino che non ha scelto, muovendosi – senza la hybris che accomuna i grandi della storia e i mediocri del racconto– lungo l’incerta linea di confine tra normalità e diversità, tra saggezza e follia. Indissolubilmente legate a lui e tra di loro, quattro donne: Santa, Giuseppina, Carola, Lina. Il cui ruolo nella “famiglia” e il cui destino individuale affiorano gradualmente attraverso un crescendo di inimmaginabili rivelazioni. Una storia in cui le contraddizioni non si sciolgono. Dove ciascun personaggio cerca il suo “autore”, il suo posto, il suo senso. E, in ciascun passaggio, sempre il vero si mescola col falso, l’accaduto con l’immaginato, l’apparente col sostanziale. Non è un romanzo storico né una narrazione verista: è il racconto di traiettorie esistenziali, condotto su un impalpabile e invisibile supporto filosofico, che ripropone il più sottile e antico gioco dell’uomo: il perenne travisamento del bene e del male.