Il Padre di Umberto Domina si chiamava Salvatore, proveniva da Villarosa, che dista 18 Km da Enna. Arruolato nell’arma dei Carabinieri, dovette subire spostamenti di sede, si trovava a Palermo quando in questa città il 15 settembre 1921 nacque il suo primogenito che fu battezzato nel Duomo di Monreale, la madre Maria Mancuso, di salute delicata, morì giovanissima, che il figlioletto aveva appena tre anni e poco dopo morì anche un fratellino minore. Che impressioni fecero questi lutti al piccolo Umberto? che nebuloso ricordo di quei non lieti anni della primissima infanzia gli rimase nel fondo dell’anima? Si senti forse abbandonato dalla madre? Non sappiamo, ma certi traumi o turbamenti infantile segnano inevitabilmente. Il bambino fu amorevolmente allevato dalla seconda moglie del padre, Lucia Corso, fu Lei “sua” madre, cosi come calorosamente frequentò i parenti, cugini e zii, che a lei si riferiscono. Tuttavia questa raccontava che Umbertino, indicato la foto di Maria Mancuso, più di una volta disse: “quella signora mi guarda sempre, anche quando sono fuori a giocare”. Un anno dopo le nozze del padre, nacque la sorella (sorellastra) Lina e, come spesso accade ai primogeniti, all’inizio ne fu geloso. In realtà i loro rapporti furono in seguito sempre affettuosi. Lina, insegnante di Lettere, sposatasi si trasferì ad Ancona, di tanto in tanto ritorna a Enna dove sono sepolti i genitori. Il Maresciallo Domina fu trasferito a Torino e qui Umberto frequento le scuole elementari. Messosi in pensione, il padre scelse di vivere a Enna, nonostante alla moglie il Capoluogo Piemontese piacesse e ci sarebbe restata volentieri. Fu così che Umberto venne a trascorrere nella città di origine gli otto anni fondamentali dell’adolescenza frequentando il Ginnasio Liceo Napoleone Colajanni, da cui usci nel 1940. Vi trascorse “gli anni più belli”, gliene rimase un ricordo commosso e nostalgico, come si apprende nel libro fatto pubblicare dall’Istituto nel 1991 in occasione del primo centenario dalla Costituzione.
I Libri di Umberto