Nino Giamblanco nasce a Troina (EN) il 18 04 1951; paese in cui completa le scuole dell’obbligo, la poesia la sua passione; nel 1965 insieme alla famiglia si trasferisce ad Enna; nei primi anni di residenza ad Enna, la sua famiglia condivide il pianerottolo di casa con un arzillo vecchietto; che la sera racconta i vecchi “cunti”; tra questi una poesia in dialetto, di un fatto realmente accaduto; poesia che impara a memoria di cui ne rimane il custode; altrimenti andrebbe perduta. Si avvia al mondo del lavoro, non tralasciando mai la poesia, ne scrive diverse; amante dei viaggi, le recita agli amici durante i tragitti; e recita sempre la poesia dialettale; a cui ha dato un titolo, che non aveva “U PRUCINU ANNIATU”, finalmente con una vecchia Olivetti la scrive insieme alle sue. Dopo una vita di lavoro Artigiano, la meritata pensione, può dare sfogo ai suoi hobby. la poesia e la scrittura. con la sua Olivetti scrive la prima storia: TRINACRIA PERCHE’; da cui ne estrapola, il capitolo dedicato ad Enna. “Henna le origini tra miti e leggende” che insieme ad un altro scritto “Maida, La vera storia di un paese mai esistito”; auto pubblica; e li regala agli amici in forma completamente gratuita.
I libri di Nino
di Giuseppe Castronovo. Raccontare la storia di Enna, anche se di pura fantasia, è una faccenda assai complicata. Le narrazioni potrebbero essere cento, mille tutte diverse e tutte coinvolgenti; affascinanti che affondano le proprie origini in culture diverse. Lo stile delle narrazioni usato da Nino Giamblanco si avvicina molto a quello delle favole più classiche e con queste hanno in comune il senso di avventura, fantasie, magia e eroismo. Alcune leggende narrano le vicissitudini di dei e semidei, come quelle raccontate in questo libro. Un esempio tipico si trova quando “la luna a metà faceva capolino dietro un colle, gli animali notturni, gli insetti iniziarono i lori canti cominciavano a muoversi sia in terra che in aria. Il primo essere vivente cominciò a piangere; era il primo pianto dell’umanità su questa terra”. L’opera si lascia leggere tutta di un fiato, scorrevole nella narrazione e avvincente nelle vicende narrate.
di Giuseppe Castronovo. La Creatività è senza dubbio la risorsa umana più importante, senza di essa non ci sarebbe progresso e ripeteremmo sempre gli stessi errori. Se c’è una cosa che Nino Giamblanco, autore del libro “Maida” non riesce a fare a meno è l’immaginazione. Le vicende narrate in queste pagine sembrano il susseguirsi di un film ad episodi che andava molto di moda negli anni settanta. Episodi ricchi di satira, come quella legata ai santi, che mette in risalto oltre alla ricchezza culturale dell’autore, le vicende della gente comune che si affida alle credenze e alla storia dei miti e delle legende. Le pagine scorrono veloci tra la lingua italiana e il dialetto Ennese rendendo abbastanza gradevole la lettura. Un vero e sincero complimento a Nino, uomo di grande cultura che dedica la sua vita, con grande umiltà, al volontariato.