Bruno Marasà nasce a Enna l’11 agosto del 1953. Ha trascorso l’infanzia nella sua città sino al compimento degli studi superiori, diplomandosi presso il Liceo Scientifico. Nel 1969 comincia a dedicarsi all’attività politica nel movimento studentesco e all’interno di varie associazioni giovanili. Si iscrive alla Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI) e ne diventa dirigente locale e nazionale.

 


I libri di Bruno

 

Gli anni di Comiso 1981-1984 Documenti testimonianze e interventi

Attorno alla scelta di impiantare a Comiso, in Sicilia, la base nucleare NATO più grande d’Europa, si è sviluppato negli anni dal 1981 al 1984 un ampio movimento pacifista le cui iniziative hanno avuto certamente una influenza rilevante sulla cultura, sui valori collettivi e anche sulla vita politica dell’Isola, riuscendo a coinvolgere forze di diversa estrazione ideologica e culturale, dai pacifisti alla sinistra, ai cattolici, che dal movimento sono stati parte rilevante. L’azione del movimento non è riuscita ad impedire l’istallazione dei missili a Comiso, ma ha rallentato la realizzazione del programma nucleare, tuttora incompleto, e costretto il Governo e le autorità militari a rinegoziare le dimensioni, le caratteristiche e persino la opportunità del previsto, gigantesco poligono di tiro dei Nebridi, la cui progettazione costituisce una conferma del disegno di fare della Sicilia una piazzaforte minacciosa protesta nel Mediterraneo. Le testimonianze e gli interventi raccolti in questo volume documentano le fasi attraverso le quali, nel periodo considerato, e partendo dalla scelta di Comiso, la problematica contemporanea dell’alternativa radicale tra distruzione e conservazione e sviluppo dell’umanità, è stata vissuta e approfondita dal movimento pacifista, e con quali risultati, non solo in Sicilia, ma in tutto il Paese e in Europa. Affermano i protagonisti del movimento che il bilancio di questi anni così intensi non può lasciarci interamente soddisfatti: è da condividere però, che comunque una <<spallata>> è stata data.

Oltre Maastricht – Il futuro dell’Unione europea e i nuovi paesi dell’Est

La rivoluzione dell’89 aveva aperto grandi speranze, ad Est e ad Ovest. Quante ne rimangono oggi, di fronte al dramma della guerra nell’ex Jugoslavia, alle manifestazioni di intolleranza e razzismo che percorrono il continente, alle insicurezze di una delle più gravi crisi recessive del dopoguerra? Maastricht aveva assunto, al momento della firma del trattato, un alto valore simbolico. Un’Europa più integrata, una vera e propria Unione, pronta a tendere la mano ai nuovi paesi dell’Est. Una risposta che avrebbe dovuto avviare un processo di apertura, ora quasi travolta da un istinto di <<autodifesa>> che spinge le classi dirigenti nazionali a <<disinvestire>> dall’Europa. Questo libro ripercorre in modo analitico questa parabola e, non a caso, colloca il futuro prossimo dell’Europa <<oltre Maastricht>>. Ma contiene anche un messaggio positivo. La riscoperta delle tracce, spesso disperse nelle ricerche degli studiosi, nei documenti diplomatici e parlamentari, di una trama che, a ben vedere, pur svolgendosi lungo le linee di un doppio movimento tra unità e disgregazione, ha consentito all’Europa di avanzare sulla via della civiltà e del progresso.

 


Il Palmares di Bruno

 

La prima esperienza che lo porta lontano da Enna si svolge a Mosca dove, per oltre cinque mesi, frequenta l’Istituto di Studi Sociali ed entra in contatto diretto con rappresentanti giovanili ed esponenti politici di tutto il mondo. Le tappe successive dell’impegno politico a tempo pieno nelle organizzazioni della FGCI e del PCI lo vedono prima a Palermo, poi a Roma, a Messina e ancora a Palermo. Agli inizi degli anni ottanta diventa uno dei collaboratori principali di Pio La Torre ed è uno dei principali portavoce del movimento pacifista siciliano contro i missili a Comiso. Nel 1984 torna a Enna come Segretario Provinciale del PCI e successivamente eletto capogruppo in Consiglio Comunale. Nel 1987 si trasferisce a Milano dove concentra la sua attività politica sull’Europa, lavorando per il Gruppo parlamentare a Strasburgo del PCI e poi del PDS. Alla Laurea in Scienze Politiche, conseguita a Messina nel 1982, aggiunge il Diploma della Scuola di Specializzazione post-laurea dell’Università di Milano in Diritto ed Economia della Comunità europea nel 1992. È giornalista pubblicista dal 1985. Dal 1993 sino al 2011 è Consigliere politico per la politica estera del Gruppo Socialista al Parlamento europeo. In questa veste svolge un’attività rilevante nel lavoro parlamentare e partecipa a numerose missioni all’estero, specialmente nel Medio Oriente. Conclude la sua esperienza a Bruxelles come Capo Unità per la politica estera, sicurezza e difesa. A novembre del 2011 torna a Milano come Responsabile dell’Ufficio del Parlamento europeo. Qui contribuisce all’ideazione e svolgimento d’iniziative pubbliche, con il coinvolgimento dei parlamentari europei delle circoscrizioni Nord-Ovest e Nord-Est. Partecipa a incontri nelle Università, nelle scuole e a quelli promossi dalle istituzioni regionali e locali, da associazioni professionali e circoli culturali.  È stato Deputy Director del Padiglione dell’Unione europea a EXPO MILANO 2015 Dal 1995 tiene regolarmente seminari sul Diritto dell’Unione europea e sulla politica europea in diverse Università italiane.  A partire dal 1990 ha pubblicato numerosi articoli e saggi sui temi dell’integrazione europea, della politica euro-mediterranea e sulla politica estera dell’UE in giornali e riviste specializzate. Il volume “Oltre Maastricht” (Ed. Associate, Roma) è del 1992. È membro del Comitato Scientifico dell’Associazione Universitaria di Studi Europei (AUSE). Ha ricevuto il Premio Uomini Illuminati 2017 dagli Stati Generali delle Donne per “avere promosso attività di informazione e di sensibilizzazione delle politiche volte a favorire l’accesso paritario delle donne e delle ragazze all’istruzione e alla formazione e a contrastare ogni forma di violenza contro le donne”.