Agata Blanca nasce ad Enna il 24 luglio del 1948. Frequenta il Liceo Classico “Napoleone Colaianni” conseguendo la maturità e poi, sulle orme del padre avvocato e giurista insigne, si iscrive all’Università nella facoltà di giurisprudenza. Dopo due anni del prescritto praticantato supera il concorso per l’abilitazione forense. Nel 1974 vince il concorso nazionale per dirigenti degli Istituti penitenziari e nel 1975 è già Direttore Titolare della Casa Circondariale di Enna.


I Libri e le collaborazioni letterarie di Agata

 

AA. VV La famiglia
AA.VV Conoscersi bene per vivere meglio
AA.VV Il Giardino storico in sicilia

 


Altre collaborazioni 

 

AA.VV Rivista  TAM TAM – Qui a Enna carcere vuol dire reinserimento

di Angioletta Giuffrè. Il nostro interesse per le minoranze emarginate ci ha indotto a riaffacciarci, a distanza di qualche anno, sul mondo carcerario; quel mondo carcerario che, grazie alla riforma del 1975, non è più concepito solamente come privazione della libertà. L’umanizzazione della pena, il rispetto della personalità dei reclusi, il loro recupero umano e sociale ed il loro reinserimento nel mondo del lavoro voluto dalla nuova normativa, consentono di vedere il carcere come un’istituzione aperta verso l’esterno e non più chiusa in se stessa. Il primo contatto con la Casa Circondariale di Enna lo abbiamo avuto in occasione di una rappresentazione teatrale, “L’Altalena”,  di Nino Martoglio, messa in scena da alcuni detenuti e proposta al pubblico al teatro Garibaldi. L’impegno e la serietà che essi hanno dimostrato in questa loro esperienza di successo, ha dimostrato l’efficacia dei nuovi metodi, quando sono applicati con sensibilità ed intelligenza. 

Ottenuta l’autorizzazione del Tribunale di Enna (Reg.77–22-4-1991) e l’autorizzazione  Ministeriale  n°596613/7.7b/90, nell’aprile del 1991 nasce La Rivista Tam – Tam, “Periodico Culturale di formazione sociale a cura della Casa Circondariale di Enna”. Direttore Responsabile Dott.ssa Agata Blanca

Coordinatori: Salvatore Salerno, Giovanni Antoci, Giuseppe Scaravilli, Salvatore Immernano, Pinella Amoruso,  Leli Mazzone, Ida Ardica,  e Rita Sabatino;

Collaboratori: Angioletta Giuffrè, Lina Monica, Maria Rizzo, Francesca Corrao, Giusy Di Giorgio, Giusy Di Prima, Rita Pavone, Ornella Principato, don Vincenzo Di Simone.

Redattori Interni: Mario Di Mauro, Giovanni  Fontanino, Mario Strano, Giovanni Gobbi, Vincenzo Li Pera, Gennaro Nuzzo, Giuseppe Privitelli, Antonio Mazzaferro, Maurizio Nicosia, Alfio Rapisarda, Anna Monteleone, Francesco Pesacane, Rosa Forte, Carmelo Alletto, Felice Finocchiaro Giancarlo Giugno, Antonio Martorana, Pasquale Trubia.


Il Palmares di Agata

Comincia il suo percorso di giovane e innovativo Dirigente penitenziario in tempi non facili per la popolazione detenuta, che in tante occasioni manifesta per le condizioni inumane della detenzione. Ma è anche l’inizio di un processo di rivisitazione della legislazione italiana. Successivamente con l’introduzione della legge Gozzini, ancora oggi ricordata come un’inversione di tendenza rispetto al passato per l’applicazione reale dell’articolo 27 della Costituzione (che considera la pena finalizzata alla rieducazione e al reinserimento nella società di chi ha sbagliato) Agata Blanca trova il giusto contesto per la sua mission naturale e diventa, anche a livello nazionale, una figura di riferimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, per aver saputo interpretare al meglio la riforma e condurre la Casa Circondariale di Enna con spiccato senso di umanità. La sua esperienza di servizio è costellata di riconoscimenti e apprezzamenti, nonché missioni anche all’estero in relazione alle sue iniziative culturali coraggiose di socializzazione e di migliore utilizzo del tempo trascorso in carcere dai detenuti e dalle detenute, alle quali presta particolare attenzione, iniziative antesignane di un progetto-carcere che tende a restituire alla società il recluso migliorato rispetto all’inizio della detenzione o almeno non peggiorato. Di Agata Blanca, in pensione dal 2006, ha ancora ricordi positivi tutto il personale che ha avuto l’onere e l’onore di starle accanto nella collaborazione istituzionale, ma hanno ricordi indelebili soprattutto tutti i detenuti che sono stati ristretti nella Casa Circondariale di Enna durante la sua direzione, che potevano partecipare a partite di calcio fuori dall’istituto con cittadini ennesi, con le famiglie dei detenuti e la città che faceva da pubblico. Non si contano le rappresentazioni teatrali, la collaborazione costante con la scuola esterna, i corsi di formazione professionale e tante altre occasioni di incontro proficuo fra detenuti e società esterna voluti fortemente dal Direttore del carcere ennese. Tanti di questi incontri e occasioni si sono mantenuti anche negli anni successivi con i nuovi dirigenti. Agata Blanca è anche madre di tre splendidi figli e moglie del Barone del Casale Enzo Cammarata.   Oggi, anche da pensionata, non ha smesso di dare il suo contributo nel sociale con il volontariato e con la collaborazione all’UNITALSI ed al Soroptimist Club ennese, di cui è stata socia fondatrice nel 1981 e presidente tra l’86 e l’88.