Arnaldo Manuele. Nato a Enna nel 1948, e vissuto a Siracusa e Lecce fino al conseguimento della maturità liceale. Laureato in Architettura a Firenze, dove vive dal 1968. Esercita la professione dal 1974, occupandosi di design, edilizia e restauro. Dal 1991 vive in campagna, nelle colline fiorentine occupandosi anche di allevamento di cavalli. Ha scritto in collaborazione, un’opera di carattere storico – architettonico su Recupero del sistema difensivo costiero di Terra d’Otranto, pubblicato dall’Istituto Italiano dei Castelli. Appassionato di cinema e teatro, partecipa attivamente ad eventi culturali. Accanito lettore di opere di narrativa, scopre la scrittura nel 2005, contraendola come una malattia ereditaria in piena maturità (ha avuto uno zio scrittore, autore di diversi romanzi pubblicati, ma sconosciuti al grande pubblico). Una folgorazione improvvisa ma latente che lo ha impegnato per quattro intensi anni nella scrittura della sua prima opera.
I libri di Arnaldo
di Arnaldo Manuele. Giugno 1943, le truppe americane liberano la sicilia.
“Entrate subito dentro! Di corsa!” Il grido che le sfuggì all’improvviso, ci sorprese. Alzai lo sguardo verso il portone e la vidi fare il segno imperioso di entrare in casa. Ero nella corte interna di via Roma, nella mia città natale, Enna, con i cugini giocavamo lanciando sassolini contro il muro. Faceva caldo, pantaloncini e canottiera attaccati alla pelle per il sudore, le tasche piene di sassi e di infanzia difficile. Per quanto abituati alle grida improvvise della mamma che ci annunciava bombardamenti e ci incitava a seguirla rapidamente nella cantina, quella mattina, il tono della sua voce ci colse alla sprovvista. Era un tono modulato più da rabbia che paura. D’altra parte era già da qualche giorno che non sentivamo più il ronzio minaccioso degli aerei e gli scoppi, il senso del gioco aveva rapidamente sovvertito l’ordine delle priorità emotive e allontanato l’immagine della guerra da quel rettangolo di selciato lavico ricavato tra le case. Avevamo ubbidito e, con il cuore in gola, ingoiando le scale, inseguiti, alle nostre spalle, dal fruscio del suo vestito…
L’ispettore Sartan, poliziotto suo malgrado, indaga su tre omicidi avvenuti a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, le vittime presentano lo stesso tipo di ferita da taglio alla gola, ma non hanno niente in comune, non si conoscono, sono distanti per carattere, storia personale, cultura, i loro percorsi di vita sono su traiettorie che appartengono a piani diversi, ma nella giostra del destino qualcuno gli ha fornito biglietti per la stessa corsa. Tanti personaggi, tutti comunque, anche se per poche pagine, protagonisti di un romanzo in cui cronaca e storia si fanno beffa dell’intuizione del lettore. Ogni personaggio traccia il segno della sua esistenza, e diventa protagonista assoluto anche in poche pagine, forse in poche righe, con il disperato bagaglio della propria vita.
Nel Dicembre del 1984, in una città dell’India, a Bhopal, una nube tossica di isocianato di metile si sprigiona da una torretta dell’industria americana Carbide distruggendo innumerevoli vite e producendo danni irreversibili all’ambiente. Anil, appena nato in un quartiere periferico di Bhopal, si ritrova, a causa della immane tragedia, senza famiglia, e nell’epicentro di una enorme ingiustizia. La sua vita si trasforma in percorso di rivalsa che lo porta a cercare in Italia, a Firenze, l’occasione della vendetta. Un viaggio della speranza condiviso con altri clandestini alla ricerca di vita alternativa. In un contesto che sognavano come luogo ideale per le loro rivincite, le vite dei protagonisti si intersecano per qualche giorno per poi allontanarsi, ciascuno in una sua direzione con il proprio bagaglio tragico di esistenze non esistenze, in luoghi non luoghi. La solitudine nei Lungarni sarà l’elemento catalizzatore in cui le vicende dei clandestini s’innescano e, come un magnete si attraggono per poi respingersi in un corto circuito in cui il disadattamento e la perdita delle radici, esplodono in disagio e poi in tragedia. La lettura del romanzo è caratterizzata dal ritmo serrato della narrazione che scorre come l’acqua dell’Arno, -teatro inconsapevole e testimone silenzioso dello svolgersi della trama- attraverso una Firenze placida e indifferente, per aumentare repentinamente di velocità fino a trasformarsi in un vortice tumultuoso e drammatico che tutto travolge e trascina verso l’epilogo.
Nell’Italia giolittiana dei primi del Novecento, Luca, un giovane siciliano dotato di una profonda coscienza politica, attraversa le tappe drammatiche della sua esistenza secondo un percorso alternativo e irrituale muovendosi in diagonale come un alfiere nella scacchiera della vita. Una storia in bilico tra movimenti anarchici e un amore impossibile sullo sfondo delle grandi contraddizioni del Novecento, tra Chiesa e teorie evoluzionistiche, dal Liberty al Futurismo, da trasgressione a morale pubblica. L’autore guida il suo alfiere nell’affondo al potere, per giungere a un inevitabile quanto imprevedibile scacco matto.
Il palmares letterario
Nel Settembre del 2011 pubblica il romanzo storico “Il disagio dell’alfiere”. E’ stato presentato ai seguenti Concorsi letterari: LAGO GERUNDO (Vincitore ex equo premio Filippo Lavagna; ALBERO ANDRONICO (Selezionato tra le prime 10 opere); TULLIOLA (Primo premio); XXIX PREMIO LETTERARIO DI FIRENZE (Segnalazione d’onore). Nel 2012 ha partecipato con il racconto breve “ Zipo” al XIV CONCORSO LETTERARIO DI CASTELFIORENTINO (Selezionato per la pubblicazione dei migliori 10 racconti).Nel 2012 ha completato la stesura del suo secondo romanzo “Cracovia Express”. Il romanzo è in attesa di essere pubblicato. Nel 2013 ha completato la stesura del suo terzo romanzo: “La solitudine dei lungarni”. Il romanzo vincitore del Premio letterario città di Crema 2019 è stato pubblicato dalla Sefer edizioni. Nel 2016 ha completato il suo quarto romanzo, “Pelle al neon”. Risultato vincitore del concorso 1 romanzo per mille e pubblicato dalla casa editrice 0111 edizioni nel mese di ottobre 2023. Nel 2018 ha completato il suo quinto romanzo “La madre opaca” in attesa di pubblicazione. Nel 2021 ha completato il suo sesto romanzo “L’asola imperfetta”. In attesa di pubblicazione. Nel 2023 ha completato il suo settimo romanzo “Come licheni”. In attesa di pubblicazione.
Arnaldo Manuele -via per Cerbaia n. 1- 50020 San Casciano V.P. (Firenze). tel 335331641 mail: arnaldo.manuele@gmail.com