Enzo Cimino, nasce a Enna, ha una lunghissima militanza politica. Nel 1964 s’iscrive all’Università di Catania, ma ad un tempo all’Associazione dei Giovani Universitari di Sinistra — l’U.G.L e alla F.G.S. (Federazione Giovanile Socialista). Due anni dopo aderisce al P.C.I. di Enna, assumendo incarichi locali (25 anni consigliere comunale d’opposizione), provinciali (Segretario), regionali (Direzione). Ha la fortuna di frequentare uomini come Emanuele Macaluso, Pio La Torre e Pompeo Colaianni, veri maestri di vita prima, e della Politica poi. E un iscritto al PD di Perugia. Ha insegnato nelle scuole medie ed esercitato la libera professione di commercialista.
Dal 2012 vive in Umbria, alche se dal 1994 ogni anno veniva a Perché? Semplice: è un innamorato delle Bellezze Umbre, e soprattutto ama godersi la sua Qualità della vita! Resta un Sicano, per cui è un pendolare Perugia/Enna.


Il libro di Vincenzo e Wladimiro

 

di Noemi Marziani. Perugia e l’Umbria “Nere” per caso nasce da uno scambio di vedute “da caminetto”, in un momento in cui la pandemia dilatava gli spazi e concedeva più tempo libero da dedicare al ‘Pensiero’ e alla ‘Lettura’. Wladimiro Boccali, perugino, già sindaco della sua città, e Vincenzo Cimino, ennese, militante di sinistra di lungo corso, si sono ritrovati spesso, negli ultimi due anni, a dialogare, a confrontarsi – anche a scontrarsi – sulle cose dell’Umbria e della politica. Col tempo e con la conoscenza i dialoghi sono diventati sempre più frequenti e si sono fatti pagine. Pagine poi raccolte e organizzate per cercare un filo, non rigoroso ma coerente, e per contribuire, con riflessioni a volte concordanti, molte altre fortemente dissonanti, a stimolare un dibattito utile sul futuro. A quelle di Boccali e Cimino si sono aggiunte riflessioni di esperti e studiosi su alcune delle questioni più interessanti della vita politica umbra e non solo, che regalano uno sguardo non scontato. L’auspicio, ora, è che lo sforzo fatto per ritrovarsi a guardare, a leggere, a capire, a interpretare e giudicare, sapendo che dubbi e perplessità non potranno scomparire, possa diventare uno sforzo sempre più largo e sempre più condiviso, uno sforzo collettivo per immaginare la rinascita dell’Umbria e soprattutto della sinistra in Umbria.